giovedì 20 febbraio 2025

Lorenzo Pataro

 

Questa mattina appena sveglia ho appreso la terribile notizia della morte di Lorenzo Pataro, poeta calabrese di appena 27 anni, conosciuto qualche anno fa grazie ad una sua breve poesia che mi entrò subito nel cuore.
Da anni leggo più poesie che romanzi, più vicina a questa sottile forma d'arte rispetto ad altri sistemi comunicativi. Lorenzo era giovanissimo ma anche molto intenso, di già.
In sua memoria oggi voglio riportare qui qualche suo testo, affinché anche chi non lo conosceva, possa farlo.

Ciao Lorenzo, fai buon viaggio.

                           

Mi innesti alla tua pianta, mi aggrappo
alla tua gemma che è ferita, raccolgo
il tuo respiro dalla crepa, lo scavo come fosse
una miniera, lo tengo come fuoco
tra le mani consegnato dalle braci,
lo tengo per quando arriva il gelo,
al riparo dalla febbre sulle tempie,
da quel freddo-animale che fa scarni,
fa muta la parola e ci leviga le ossa.
Raccolgo il tuo respiro come un frutto,
lo semino all’interno, benedico la tua fame
e la porto come un dono che ha il vizio di brillare.

*****
Penso ai morti del paese a cui non pensa
più nessuno. Gli ingrigiti fiori finti, i fiori secchi,
il gelo che fa tana nelle tombe scoperchiate.
Quanto resta. Cosa resta in una foto
di tutto il mappamondo di un umano.
Una scritta, una data, qualche oggetto.
Cosa resta. Penso a tutti i trapassati
che non lasciano una scia. Benedico
i loro nomi, percepisco il loro sonno
come un ago, la mia notte
nella cruna della loro.

******
Vedi, è tornato il primo freddo
a levigarci - la vinaccia nel tino si fa d'oro.
Nulla. Poi qualcosa che si muove
sotto tutte le macerie della casa.
Tutti i fossili ti ascoltano cantare
e riparano le braci dalla neve.
Ottobre vento antico di uragano.
Qualcosa di prezioso ci raccoglie
ci fa semina e tempesta. Spoliazione.
Vieni, dormiamo nel tepore tra le martore
in veglia nella notte per la caccia. Ci porta
verso tutti i malangeli perduti nella nebbia
quest'allerta che fa i luoghi argilla e fuoco.

8 commenti:

  1. Grazie, non lo conoscevo ma i suoi versi che hai riportato qui sono molto belli e in qualche modo mi rappresentano, tanto che sono riuscita a trovare due dei suoi libri: Amuleti e Bruciare la sete.
    Non vedo l'ora di leggerli.
    Grazie, ricordare così chi viene a mancare è un regalo bello che facciamo alla vita di chi ha condiviso le sue emozioni, il suo lavoro per regalare qualcosa a chi le leggerà in futuro.

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    1. Grazie a te per aver apprezzato questo post, le sue poesie e per aver cercato i suoi libri.
      In fondo un poeta desidera anche questo: essere ricordato.

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  2. Notevole!!! Giovane ma già molto profondo: andrò a cercare altre sue composizioni. Grazie

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  3. La poesia che ci proponi è davvero molto bella e significativa. Dispiace sempre quando si perde un poeta così bravo e sensibile. Un caro saluto a te.

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    1. Le poesie sono 3, diverse ma tutte bellissime.
      Grazie, un saluto anche a te.

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