La luna è straordinariamente grande e vicina questa sera. Così calma e materna, si scontra con il trambusto degli elicotteri in missione notturna.
Ieri a lavoro ho commesso una distrazione che mi è costata cara.
Oggi mi è accaduto di nuovo, seppur con un danno inferiore.
E se mi fermassi qui nella scrittura lascerei facilmente intuire che il mio lavoro lo svolgo male, che chissà a che penso, che ho altri grilli per la testa, che meriterei un richiamo di qualche genere.
Ma la verità è che il mio lavoro è uno dei capisaldi della mia vita, che lo svolgo con una passione autentica e feroce, che entro col sorriso, che mi stanco tanto perché faccio più di quel che mi compete - ricoprendo spesso anche le funzioni di una persona assai più negligente di me - e che ho un forte senso di responsabilità che mi investe fin da bambina.
E allora forse la causa di questi errori, di questa concentrazione che per qualche istante vacilla come una candela lambita da un soffio, va ricercata altrove.
In una forma di stress che, volente o nolente, ancora non m'abbandona. Mi si è attaccata addosso, spietata, e stenta a lasciarmi andare.
Che poi in questi anni di somatizzazioni ad esso dovute ne ho contante diverse e ciascuna mi ha lasciato strascichi a volte anche molto dolorosi.
Sono rientrata a lavoro dalle ferie da meno di un mese.
Non posso dirmi stanca o stressata come quando le avevo iniziate perché in quel frangente, fortunatamente, sono riuscita a strizzare un po' la spugna e cacciar via l'acqua sporca.
Ma mentirei se dicessi di esser tornata come nuova, perché giorno dopo giorno non faccio altro che rincorrere una bandierina che mi viene posta dinanzi agli occhi. Anche e soprattutto quando chi ce la mette sono io.
E allora tutti quei buoni propositi di prender le cose più alla leggera vanno a farsi benedire, soppiantati dalla necessità di non lasciare indietro niente, di far sempre tutto, anche quando il tutto sfianca.
Ho promesso a me stessa di aumentare il livello di vigilanza, con la speranza che questa promessa serva a farmi tornare su quella carreggiata di efficienza dalla quale non desidero allontanarmi mai.