Ho perso la fluidità nello scrivere che mi ha contraddistinta da bambina fino ad un certo pezzo della mia vita.
Ed era bello averla qui con me, rassicurante. Una coperta, un rifugio, l'attimo di quiete nel quale poter rientrare quando il mondo fuori strillava troppo.
Solo che le caratteristiche, le cosiddette qualità, non sono sempre offerte in dote dalla nascita alla fine dei nostri giorni. Le abilità vanno allenate, attraversate, ascoltate. Non accettano di venire dimenticate in un angolo come un oggetto vecchio, un maglione informe. Vogliono che le si utilizzi. Ed è così che, dopo anni a scrivere anche nei minuscoli pezzi di carta trovati in giro, l'attimo in cui ho smesso di farlo é stato fatale. L'inizio della fine, potremmo dire. Quello in cui la dote, se di talento davvero si trattava, ha preferito sgusciare fuori, indebolita e stanca, piuttosto che marcirmi dentro.
E la capisco, altroché. Chi meglio di me può farlo? Lo avrei fatto anche io, al posto suo. Perché restare dove non ci sente più amati, dove il paesaggio muta passando da un florido giardino a una desertica distesa di sabbia?
E non è che me ne sia accorta oggi. Non è che sia rientrata in casa e improvvisamente abbia trovato gli armadi vuoti e le valigie sparite. Lo so da tempo, che non c'era più. L'ho vista uscire dal portone principale, mica dalla finestra come una ladra.
L'ho vista uscire e non l'ho trattenuta, sapevo che aveva ragione, che mi ero inaridita o spenta, che tutti quei manicaretti con cui la nutrivo giornalmente erano quasi del tutto spariti.
Potrei riaverla un giorno, chissà. Mi dico che in fondo può succedere di riacquistare un'abilità dopo averla persa.
Ma so che non è questo, per me, il momento di lottare per lei. Non è il momento di fingere una partecipazione che non sento. Voglio sentirmi libera di poter perdere, anche. Di non essere sempre sul pezzo, efficiente, dotata. La figlia brava che si impegna.
Per me va bene così. Sul serio.
Che quella fluidità, in fondo, non è che mi abbia mai fatto scalare chissà che vetta.
Però qualche volta mi ha fatto sentire importante e le sono tuttora riconoscente.