Il vecchio pescatore era lungo la riva con la sua canna, come sempre.
Ci siamo salutati. Gli ho chiesto se avesse già preso qualcosa.
"Ma no. Io non ho mai preso niente".
"Niente?"
"Niente. Mai. Magari gli altri qualche pescetto lo prendono ma io proprio no."
Sorrideva, sembrava sereno.
"E allora perché vieni qui ogni giorno, porti tutta l'attrezzatura, ti fermi per ore..."
"Perché il mare mi chiama. E io, semplicemente, arrivo."
Quella frase, in fondo, avrei potuto pronunciarla io.
Il mare mi chiama ed io, semplicemente, arrivo.
Una connessione silenziosa, che nessun altro sente se non noi povere anime che dal mare siamo attratti, inesorabilmente, giorno dopo giorno. E che di questa distesa azzurra, oggi piatta come in piena estate, a volte burrascosa come ogni notte di marzo, non possiamo fare a meno.
Siamo fatti di mare persino dentro, tra le costole, in fondo al sangue, giù per i polmoni.
Brandelli di sale e di sabbia.
Ed io che son nata in collina, lontanissima dal mare, dovevo venir qui a sentirmi finalmente me stessa.
Ci si ricongiunge sempre a ciò che ci appartiene.
Bellissimo il tuo mare e bello il tuo pescatore.
RispondiEliminaIl tuo mare è il mio altopiano, qualcosa di imprescindibile con cui fondersi
massimolegnani
Capisco perfettamente la sensazione.
EliminaMi piacciono questi incontri che lasciano qualcosa di bello nell'anima! 😍
RispondiElimina... Mi manca il mare, tantissimo! 💔
E sono sicura che tu manchi al mare :)
EliminaSiamo "gente di Mare", come canta Ivana Spagna.
RispondiEliminaNon potremmo vivere (bene) da nessun'altra parte.
Verissimo. Gli dobbiamo restare addosso.
EliminaChe bella foto! Ti leggo ormai da anni e credo che il tuo legame col mare sia sempre stato molto forte, mi piace sempre come lo racconti
RispondiEliminaGrazie Pier :)
EliminaVi avrò annoiato in tanti anni ma che ci posso fare, è la mia vita.
Una "connessione silenziosa" che cerco di alimentare quando e come posso; forse davvero ero abitante di minima isola, in una vita trascorsa e che tuttora anelo, nelle anse del cuore, forse riusciamo a godere dei minimi ritagli concessi, e guardare a quegli orizzonti con occhi diversi, riconoscenti.
RispondiEliminaForse lo eri, si.
EliminaO forse un giorno ci andrai davvero, abiterete lì, uscirete a pesca come quell'uomo.
E' l'aria che respiro, che voglio, che sogno..sii mare.
RispondiEliminaM.
Ho adorato quel tuo componimento.
EliminaHo un piccolo sogno da sempre... Quando sarò in pensione vorrei vivere in una mini casa posizionata sul mare.
RispondiEliminaL'amore di chi è nato in montagna per il mare è il regalo della vita che mi ha trasmesso mio padre... In ogni parte del mio corpo, scorre come il sangue nelle nostre vene...
Quando è possibile lui diventa il pescatore da riva con le sue canne da pesca...
..."Casa sul mare" di Eugenio Montale.
Lasciami qui, lasciami entrare,
col tuo silenzio a parlare,
tra queste case dai muri bianchi
e il profumo dei limoni.
Lasciami nella tua sabbia,
a riscaldare i miei ricordi,
e ascoltare il mormorio del mare
che mi racconta di te."
Un abbraccio come sempre ti dico da quassù a te
:)
Che splendida poesia, questa di Montale.
EliminaNon la conoscevo. Grazie per il regalo!
Sai non ho mai parlato della mia mini casa, ma io negli anni l'ho progettata, disegnata, rivista e modificata più volte... Progetto x ora sulla carta, so con che materiali vorrei farla, come disporre gli interni, so il costo, mi sono documentata sui permessi... Ma è li nella mia valigetta da lavoro... Perchè non so ancora dove ... ma tanto la pensione è ancora lontana... Se un giorno il destino deciderà di fermare prima il mio cammino, chissà se questi disegni verranno conservati dai miei figli e saranno loro un giorno a realizzare un idea di 50 mq, se pensi anche questo mio pensiero mi rende bello ogni giorno da vivere... Del resto io avevo iniziato a progettarla su quelli che erano i disegni e schizzi già di mio nonno...
RispondiEliminaBeh, tu sei del mestiere :)
EliminaSon sogni belli questi. Spero potrai avverarli. Un abbraccio.
"Siamo fatti di mare persino dentro, tra le costole, in fondo al sangue, giù per i polmoni.
RispondiEliminaBrandelli di sale e di sabbia."
"Ci si ricongiunge sempre a ciò che ci appartiene."
Semplicemente spettacolare!!!
Grazie Giuseppe 💋
EliminaCiao, il mormorio del mare culla i pensieri. io amo il mare non solo quando è piatto come una tavola, anche quando è molto agitato, perchè la sua forza sento farla mia.
RispondiEliminaBuon fine settimana
Rakel
Bello sempre, non delude mai.
EliminaBuona domenica.
Sono nato sul mare, ma vivo da 26 anni lontano da esso, ogni tanto ho bisogno di vederlo, mi rasserena tanto.
RispondiEliminaPer me sarebbe stata molto dura dovermene distaccare, non so come tu abbia fatto. Spero tu riesca a tornare con regolarità.
Elimina"Ci si ricongiunge sempre a ciò che ci appartiene". É una fortuna e sono felice tu possa farlo così spesso. Buona settimana. Dani
RispondiEliminaCiao Dani, che bello rileggerti.
EliminaSpero che tu stia bene. Un saluto e buona settimana.
Il richiamo del mare ha un fascino ipnotico forse perché i rumori della risacca ben si accordano con i ‘’rumori’’ di dentro che sembrano parlarsi con un linguaggio sconosciuto alla mente .
RispondiEliminaBaci
Eos
Hai ragione, potrebbe essere una perfetta simmetria.
EliminaUn abbraccio.
Ho.la sensazione che a voi femmine il mare piaccia più che a noi maschi.
RispondiEliminaMa no, dai.
EliminaConosco tanti uomini a cui il mare fa impazzire. Qui ce ne sono diversi, penso anche ai tanti pescatori della zona. Non è solo un mestiere, è uno stile di vita, una scelta.