L'autunno vero, quello a tinte un po' più cupe e fosche, qui è iniziato da tre giorni appena, anche se mi sembrano già trascorse due settimane.
Inizia a far freddo anche nelle ore diurne, non aspetta più che si faccia sera o che sia mattina presto.
Quest'anno l'autunno inizia quando è quasi inverno, forse diverranno un tutt'uno tanto da non poterli neppure distinguere.
Guardo il grigio del cielo e immagino l'azzurro poco oltre, coperto, come in letargo.
Mi appaiono diverse le strade, le automobili che sfrecciano, trovo più accoglienti le luci soffuse dei bar lungo le strade. Allora a volte mi soffermo, ordino un caffè al banco, lo sorbisco lentamente mentre ascolto quel genere di rumori che mi è così familiare, così caldo e intimo. Non manco mai di scambiare due parole con chi quel caffè me lo prepara o con gli altri avventori. Proprio in questi giorni ho conosciuto un'elegante signora col suo grosso cane nero. Fanno colazione insieme, l'uno il prolungamento dell'altra.
Giusto il tempo di una capatina in toilette e sono già fuori. Riappoggio le cuffie alle orecchie, ricomincia la musica.
Talvolta non la ascolto neppure, è solo un sottofondo amico, conosciuto. Altre volte canticchio piano mentre osservo il mondo e la vita degli altri, tenendomi in disparte.
Questa mattina mentre percorrevo chilometri di spiaggia isolata sono stata al telefono con mia madre per quasi un'ora. Non sono mai così lunghe le nostre telefonate ma oggi avevamo un po' di tempo entrambe e allora lo abbiamo trascorso insieme, così. Distanti ma vicine.
In casa ho addobbato presto per Natale, quest'anno. Ne sentivo l'esigenza, quasi il bisogno.
Ho addobbato anche il negozio e ogni tanto mi soffermo ad osservare il correr delle luci come farebbe una bambina di cinque anni.
Persino il caffè pre-turno lo sorbisco in una tazzina di alberelli colorati accanto ad uno gnomo bianco e rosso di lana fitta. Quale sia la ragione di questo improvviso attaccamento alle mie decorazioni non lo so, però mi fa un gran bene e tanto mi basta.
Piove. Una pioggerellina leggera, fredda e umida. E' ora di riprendere i doveri.
"mi fa un gran bene, e tanto mi basta", eccola la felicità semplice, ma neanche a scomodarla 'sta felicità: la serenità, la quiete del minimalismo stagionale, l'inverno mischiato all'autunno, il foliage sballottato anche lui, le temperature da ottovolante, il sole più che tiepido delle undici che si trasforma - anche qui in città - in freddo a pizzicare e allora stendi in balcone con la sciarpa sperando non venga a piovere. Ci offri sempre quadri pacati, che contagiano di armonia e ricompongono lo stress.. magari solo il tempo di una lettura pacata.. ma ci fa bene, e tanto basta anche a noi..
RispondiEliminaSono quadri di una semplicità disarmante.
EliminaForse solo dei poster, senza neanche una cornice.
Ma che ci posso fare, io amo la semplicità.
Un abbraccio a te e Lulu.
Ieri qui era grigio e piovoso. Oggi, un freddo improvviso!
RispondiEliminaNon ho tempo per nulla in questa fine d'anno (già dicembre...). Novembre è stato un delirio lavorativo con una media di quattro-cinque ore di sonno per notte... tanto era il da fare. E il resto del tempo era lavoro.
Oggi ho ancora un sacco ma tornando a casa al buio (che da fine ottobre a marzo non vedo altro che buio quando esco o rientro a casa) c'era un cielo stellato che pareva le stelle lo bucassero da quanto erano luminose.
Adoro l'inverno con il freddo sottozzero e il cielo tersissimo! Non vedo l'ora che si ghiacci il lago per provare a pattinare... (avendone il tempo...)
Un abbraccio, N.
Che bello rileggerti :)
EliminaHo immaginato che stessi avendo un periodo intenso a lavoro.
Sai stamattina parlavo col mio barista di fiducia, che poi è un signore di una certa età. Eravamo soli in negozio, mi ha raccontato un po' di cose, lo fa spesso. Dice che entro gennaio vuole lasciare tutto, che ha lavorato una vita intera e non si è goduto niente. Sempre lavoro lavoro lavoro, solo lavoro.
Posso dirti che il lavoro quando ti entra nella vita in maniera così invadente e gli fai prendere tutto, poi ti risucchia a tal punto da non lasciarti altro?
Mi ha detto: quando muoio poi lassù che gli racconto, che ho solo lavorato?
Un abbraccio e perdona la mia intromissione.
Vero, sento il peso di tutto questo lavoro, ma al momento non ho granché di scelta. Oggi sono leggermente sollevata perché sono a casa "malaticcia", e ringrazio questa condizione che mi permette di rallentare un po'...
Eliminamio dio come sto messa!!!
Un abbraccio a te, non vedo l'ora che venga il 20 dicembre...
N.
Spero che tu possa rallentare presto.
EliminaLa vita è anche e soprattutto altro. Non lasciarti sopraffare. Per chi, per cosa? davvero ne vale la pena? Pensaci. Un abbraccio grande.
Percepire l’azzurro oltre il grigio del cielo e dirlo in letargo e’ una piccola poesia
RispondiEliminamassimolegnani
Grazie Massimo :)
EliminaMi viene naturale rispondere con il mio vissuto personale, anche se non ci conosciamo, di fronte a questi racconti. Per me quest'anno sarà un Natale triste. Non che abbia mai amato particolarmente le festività, ma il 2024 dal punto di vista familiare è stato memorabile in senso negativo, di conseguenza anche il natale lo sarà. Ciò premesso, mi sono gustata il tuo racconto di una quotidianità che amerei anch'io, almeno finché non diventasse routine. Però ho apprezzato. Un saluto
RispondiEliminaHai fatto bene a raccontare un po' di te, non serve conoscersi per aprire anche solo uno spiraglio agli altri. Grazie davvero.
EliminaCome mi piace leggere i tuo post, quella semplicità che tu descrivi e che tu sai gioirne mi appartiene e allora mi lascio andare ai miei commenti che ti descrivono la parte di me che tu ben conosci ...
RispondiEliminaNella nuova e piccola casa, spesso devo fare lavori che sembrano difficili (sia per mancanza di tempo, sia perchè devo usare scale pesanti da spostare da sola e diffili perchè soffro di vertigini), da tempo c'era una piccola finestra in cucina-sala da pranzo... Ce ne sono altre due che servono come porta di ingresso a vetri ma anche se l'ambiente è piccolo mi sembrava sempre buio. La finestra in questione era chiusa dal esterno perchè per posizionare i mobili della cucina (essendoci poco spazio) avevamo dovuto chiudere dal esterno le persiane... Dopo aver studiato un bel po' ieri mi sono presa una scala, lho appoggiata sulla parete esterna della casa, ma non arrivavo e allora ho realizzato con delle plancie su cavalletto un supporto dove appoggiare la scala... Bhe sono riuscita nel mio intento ad aprire le persiane EHH sono due giorni che come una bambina che ha avuto un regalo inaspettato, sono così felice della luce che illumina il mio ambiente, più volte sto a guardare che bella atmosfera che si è creata e scopro nuovi paesaggi che si intravedono dai vetri...
In macchina ho ricevuto in dono una chiavetta con musica... Io alzo molto il volume e nel lungo tragitto casa /lavoro il tempo vola, i pensieri e le preoccupazioni svaniscono, sorrido e canto spesso a tempo di musica e sogno spesso piccoli progetti da realizzare... La musica per me è la mia forza magica :)
Dove vivo è tutto nuovo... Quando ero a casa, con i miei figli in macchina la prima settimana di dicembre giocavamo a chi scopriva più alberi di Natale già allestiti (anche quando erano già grandi)... Ora che tutto è nuovo, le strade, le vetrine, la case... Io continuo a giocare lo stesso e a contare gli alberi... Il mio gioco mi fa sentire accanto hai miei figli, lontani e indipendenti, ma sempre accanto a me... Sono felice del mio piccolo gioco che nella sua semplicità mi sprigiona bei pensieri e sono certa che un giorno continuerò il mio gioco in veste di ... nonna EHEH.
In veste di pasticciona che si diverte con il legno ...Vorrei poter costruirti delle belle cornici per i tuoi poster, e anche per le tante foto di Franco ... Perchè le cornici riparano gli angoli e i lati dei poster e non li fanno rovinare dal tempo e dal umidità...
Chissà se per oggi ti ho detto tutto.. Ma non so?!
Un grande bacio come sempre da quassù a te e un bel :)
Grazie Valeria, anche a me piace leggere i tuoi racconti. Ci si racconta qualche pezzo di vita, male non può fare. Grazie davvero e un abbraccio. Ti immagino serena in quella piccola casa e mi fa un gran piacere.
EliminaAnche oggi vorrei regalarti un pezzetto della mia felicità...
EliminaDa settimane studiavo un idea perchè volevo riuscire a fare un regalo ai bambini e ragazzi del mio lontano paese, ma non era così facile...Volevo riuscire a preparare delle scatole di materiale che servisse per le attività per i piccoli di una comunità che in tanti anni ho amato e che continuo ad amare...Così una semplice idea oggi è diventata possibile...
In questi giorni ho cercato da amici: vecchi e nuovi libri per bambini, quaderni anche con copertine non nuove o fogli tolti, giochi da tavolo che non usavano più e ce l'ho fatta... Ho riempito due scatoloni...
Uno per l'attività della biblioteca e uno per le attività del estate ragazzi...
Con le mie raccolte punti (ormai famose... io le adoro) sono riuscita ad avere dei peneralli, pennelli, colla e due paia di forbicine con le punte arrotondate... Così ho impacchettato tutto e consegnato hai volontari... Domai 8 ci sarà una bella festa per i bambini, sapere che sono riuscita a preparare del materiale che potrà essere utile per le loro attività mi fa sentire presente in quel pezzo del mio cuore che per 30 anni ho seguito da volontaria e che ora è lontano...
In più per il pranzo della Comunità e dei volontari (non potendo comprare loro dei panettoni..) ho avuto l'idea di fornire dei rotoli per le tovaglie di carta e dei tovaglioli di carta Natalizi (con pochi denari spesi sarò presente con tutti loro) in modo silenzioso ci sarò... Questo esserci riuscita mi fa sentire così felice oggi
:)
Un bacione grande da una donna piccola ma con grandi sogni che se realizza sono per lei regali bellissimi che la rendono felice!!
Ti sento felice e questo rende felice anche me.
EliminaVedi che la vita ha sempre in serbo qualcosa di buono per le brave persone come te? non dubitarne mai.
Un abbraccio grande.
Come sempre un quadro di vita e di emozioni.
RispondiEliminaGrazie :)
EliminaOggi giornata grigia e piovosa, ma sicuramente prima o poi il sole ritornerà.
RispondiEliminaMa si, magari già domani.
EliminaE' bello passeggiare con te, in silenzio guardarsi attorno, dire poche cose...vivere. C'è una calma placida e consapevole in queste righe.
RispondiEliminaChe bello quello che hai scritto, grazie davvero.
EliminaAnche per questa passeggiata virtuale.
..un giorno mi accorsi di aver piu caffe nelle vene che amore.. era solo un inverno cupo.. senza sole
RispondiEliminaUn brutto accorgersi, ma meglio saperlo, in fondo.
EliminaPiacevole davvero questa narrazione. C'è la città, il bar , il negozio coi suoi addobbi che annunciano la festa e portano un po' di buon umore. La spiaggia e l' autunno tardivo che stimolano tanti pensieri e suggestioni. C'è la voglia di meditare in solitario, ma anche la presenza degli altri e il desiderio di comunicare.
RispondiEliminaGrazie Fabio, hai detto già tutto tu :)
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