Sulla strada un odore di vernice fresca.
Operai in tuta arancione si contendono l'asfalto con le automobili sfreccianti del mattino.
Cammino silenziosa a ridosso degli alberi del viale osservando come il marrone rossastro delle foglie sappia dipingere i rami e i mattoncini chiari sotto i miei piedi.
E' una giornata particolarmente mite, primaverile. Eppure la notte è stata fredda e ieri sera la nebbia ricopriva il mondo intero come una coltre.
Osservo le mie unghie color ciliegia risplendere al sole e sorrido per questo vezzo tutto femminile che non fa male a nessuno e rende felice me, la mia bambina interiore, quel gioiellino grezzo che mi vive dentro.
Incontro persone che conosco ma stavolta non ci fermiamo a parlare. Simone è in terrazzo che guarda la sua spiaggia, parla con un uomo che mi volge le spalle. Ci salutiamo da lontano mentre atterro sulla sabbia con entrambi i piedi, felice di scappare dal mondo, dalla civiltà. Felice di essere con questo mare calmo e vuoto, con le navi all'orizzonte, con i piccioni che si contendono lo spazio coi gabbiani.
Non c'è nessuno che cammina sul bagnasciuga oltre me. Un uomo e una donna siedono in balcone. Il palazzo è di quelli brutti, rovinati, mangiati vivi dalla salsedine.
Poco più in là alberi di fiori bianchi costeggiano la villa color pervinca che mi piace sempre guardare, la circondano tutta come un muro di cinta.
E' così bella che non riesco a staccare gli occhi. Non so se ci viva qualcuno, chi la custodisca durante l'anno. Solo una volta in molti mesi ho visto una donna prendere il sole su un lettino e mi sono immaginata lì anche io, in quello stesso spazio. Mi sono immaginata svegliarmi sorridente, fare colazione lì in riva al mare senza neanche preoccuparmi di vestirmi.
Mi sembra che quella casa sia la mia casa anche se non c'ho vissuto mai.
Dalle 9 aspetto sola che questa porta si apra e M. Arrivi in stanza. Gli altri pazienti operati sono già nelle loro stanze, lui no...un attesa tremenda, nessuno mi sa dire...lampuyazione era durata 9 ore ma ogni tanto mi davano notizie le infermiere oggi no. L'intervento delicato al occhio sx che ormai non vedeva più, una speranza grande la mia ma sta diventando un calvario, ma ti ringrazio xche insaputamente stai scrivendo dei post che io leggo volentieri e mi fanno passare il tempo. Un abbraccio grande.. quando si scrive un post non si sa che in quel momento chi lo legge pensa alla persona che l'ha scritto e si immagina di vedete quelle unghie rosse ciliegia e il mare...
RispondiEliminaHo capito poco Valeria, lo ammetto candidamente. Non capisco se questa cosa che hai scritto è un ricordo lontano o una cosa recente. In ogni caso un grosso in bocca al lupo per tutto e spero di leggerti presto.
EliminaQuel gioiellino grezzo che ti vive dentro è il medesimo che ti fa immaginare di essere la proprietaria di quella casa in riva al mare e che chissà quante altre cose ti fa fare o sognare. Tienilo da conto il gioiellino che è la pietra più preziosa che hai :)
RispondiEliminamassimolegnani
(orearovescio.wp)
Che bel concetto che hai espresso.
EliminaMeraviglioso.
E ti prometto di seguire questo prezioso consiglio.
Sei riuscita in questo post a raccontare "l'invidia bella", concetto un po' buffo che mi piace a volte tirare fuori dal cilindro.
RispondiEliminaPerché tu vorresti essere in quella villa; e il pensiero ti suscita quel piacere, che trasmetti poi con le tue parole. E noi le leggiamo cogliendo quella bellezza trasmessa dal tuo pensiero e dalle tue parole.
Io la chiamo "invidia bella" per differenziarla dal concetto canonico di "invidia positiva".
E' un po' contorto come pensiero, il mio, lo so XD
Per me non è neppure invidia, né bella né brutta. Mi piace quella casa ma non invidio chi ci vive dentro né vorrei essere al suo posto. Mi immagino lì ma è qualcosa che acquisterei regolarmente, se potessi, ma non potendo farlo non penso che chi ci abita abbia qualcosa più di me. Va bene così, è un vaneggiamento, un sogno a tinte lievi. Baci
EliminaHai un modo tutto tuo di descrivere elementi quotidiani del vivere, e noi come fossimo adagiati sulla tua rètina ad ascoltare rumori, calpestare foglie, accorgerci dei colori, saltare a piedi uniti sulla sabbia, accostarci al mare, inquadrare i voli degli uccelli che contrastano l'orizzonte, accompagnarci a visioni consuete ma che si raccontano ad ogni passaggio, percepiamo anche noi quella bellezza, in maniera incredibilmente tangibile, quieta, colma di silenzio e atmosfera, come sottolinea anche Riky.. ogni volta è uno scendere in spiaggia con te, ed è vero che richiamiamo nostre memorie, nostri ricordi personali, ma sei te a sollecitare l'associazione, e farci sorridere mentre scorrono le righe.. diventi nostro tramite e te ne siamo grati..
RispondiEliminaIo sono grata a voi di leggermi e di osservare insieme a me le meraviglie del mondo.
EliminaUn abbraccio e buon mese di novembre a te e Lulu.
Immaginare il bello traendo spunto da ciò che di bello trovi, è una dote rara e bellissima.
RispondiEliminaGrazie mille!
EliminaSe già da ora quell'angolo di mare è "solo tuo", figuriamoci quanto potrai godertelo nelle prossime settimane.
RispondiEliminaPosto che il clima gradevole sembra non volerci abbandonare.
Baci.
Finora si sta benissimo, poi vedremo giorno per giorno come sempre. Baci.
EliminaUn viaggio intimo, dolce e sfuggente, verso un luogo che non hai mai abitato, ma che in qualche modo ti accoglie ogni volta.
RispondiEliminaProprio così, mi accoglie anche se non mi appartiene.
Eliminavedere la lacrima e il sorriso nelle cose” solo i poeti sono capaci il poeta in te è quella bambina , come “gioiellino grezzo “ che la realtà non ha, per fortuna , ancora sfaccettato . Tienila stretta
RispondiEliminaUn bacio
eos
La realtà ci prova sempre a sfilacciarmi.
EliminaPer fortuna quel gioiellino grezzo non l'ascolta.
Baci.
Immaginare e sognare, sono cose che nessuno dovrebbe perdere.
RispondiEliminaSereno pomeriggio.
Concordo con te.
EliminaBuona serata.
Per chi conosce il mare c'è sempre un sentiero che ti porta in spiaggia. Io non conosco interlocutori migliori, lì puoi essere libero di riconsiderare la tua libertà e i tuoi sogni e puoi abitare la terrazza "senza vestirti". Vedo le tue orme sul bagnasciuga.
RispondiEliminaHai descritto benissimo sensazioni che provo anche io.
EliminaGrazie per la visita e a presto.
Sognare a occhi aperti e immaginare una realtà che magari non ci apparterrà mai è una delle gioie della vita. A me è successo tante volte mentre andavo a scuola e ammiravo una villa- castello sul lungo viale e da quelle visioni è nato il mio primo libro fantasy.
RispondiEliminasinforosa
Allora la tua è stata proprio una gran bella visione. Complimenti!
EliminaA me proprio non garbavano le unghie pinte.
RispondiEliminaPoi, col tango, ho iniziato ad apprezzarle via via più.
Ecco, da ignorante non so di cosa si tratti, ma quando le unghie "trattate" hanno spessore - cos'è, plastica? - non mi piacciono.
Neppure quelle cose lunghe, con brillantini, anelli, altre diavolerie, tanto lunghe , a volte, da essere adunche.
Sospetto che sia un'altra delle americanate smaltite qui.
Mi sa che parli di unghie in gel o allungate con la plastica, si, le tip.
EliminaNon è il mio caso e come te non amo unghie troppo lunghe, quasi da sembrare artigli. Non potrei neanche tenerle, a dire il vero. Lavoro anche con le mani e devono essere sia curate che pratiche.