La luna è straordinariamente grande e vicina questa sera. Così calma e materna, si scontra con il trambusto degli elicotteri in missione notturna.
Ieri a lavoro ho commesso una distrazione che mi è costata cara.
Oggi mi è accaduto di nuovo, seppur con un danno inferiore.
E se mi fermassi qui nella scrittura lascerei facilmente intuire che il mio lavoro lo svolgo male, che chissà a che penso, che ho altri grilli per la testa, che meriterei un richiamo di qualche genere.
Ma la verità è che il mio lavoro è uno dei capisaldi della mia vita, che lo svolgo con una passione autentica e feroce, che entro col sorriso, che mi stanco tanto perché faccio più di quel che mi compete - ricoprendo spesso anche le funzioni di una persona assai più negligente di me - e che ho un forte senso di responsabilità che mi investe fin da bambina.
E allora forse la causa di questi errori, di questa concentrazione che per qualche istante vacilla come una candela lambita da un soffio, va ricercata altrove.
In una forma di stress che, volente o nolente, ancora non m'abbandona. Mi si è attaccata addosso, spietata, e stenta a lasciarmi andare.
Che poi in questi anni di somatizzazioni ad esso dovute ne ho contante diverse e ciascuna mi ha lasciato strascichi a volte anche molto dolorosi.
Sono rientrata a lavoro dalle ferie da meno di un mese.
Non posso dirmi stanca o stressata come quando le avevo iniziate perché in quel frangente, fortunatamente, sono riuscita a strizzare un po' la spugna e cacciar via l'acqua sporca.
Ma mentirei se dicessi di esser tornata come nuova, perché giorno dopo giorno non faccio altro che rincorrere una bandierina che mi viene posta dinanzi agli occhi. Anche e soprattutto quando chi ce la mette sono io.
E allora tutti quei buoni propositi di prender le cose più alla leggera vanno a farsi benedire, soppiantati dalla necessità di non lasciare indietro niente, di far sempre tutto, anche quando il tutto sfianca.
Ho promesso a me stessa di aumentare il livello di vigilanza, con la speranza che questa promessa serva a farmi tornare su quella carreggiata di efficienza dalla quale non desidero allontanarmi mai.
Al lavoro l'efficacia è legata a tanti fattori: piacere di lavorare, essere coadiuvati da chi ti sta attorno, colleghi e clienti (e io a sportello in banca necessitavo di collaborazione addirittura più dai secondi..), serenità d'animo, riposo fisico, e ad essere fortunati, pochi pensieri a distrarre. Comunque capita che dopo le vacanze ci voglia anche una mesata per tornare ai ritmi abituali, a quei meccanismi che ti parano anche il minimo errore come se viaggiassi col pilota automatico.. voglio credere quindi che tornerai presto ai tuoi livelli standard, coniugando efficacia ed efficienza, col tuo sorriso marchio di fabbrica.. ;)
RispondiEliminaGrazie Franco.
EliminaIn realtà pensavo di stare molto meglio, mi ci sento anche dopotutto, pure fisicamente. In ripresa.
E invece questi danni collaterali mi hanno fatto capire che no, c'è ancora tanto da limare.
Un abbraccio.
capita anche a me di distrarmi a volte su cose di lavoro e compiere piccoli o grandi disastri: ne soffro molto ma poi penso che anche questo fa parte dell'umano; non siamo perfetti e dobbiamo imparare ad accettarlo senza fare drammi!!!
RispondiEliminaUn abbraccio
p.s. il tuo stile è inconfondibile: saprei riconoscerlo tra mille!!!
Mi piace la parola inconfondibile, quindi grazie per averla usata rivolgendoti al mio modo di scrivere.
EliminaFelice di averti qui. Un abbraccio.
A volte trovare il giusto equilibrio tra il relax e l'impegno duro è difficile, la sfida è insistere fino a riuscirci. Continua a provarci.
RispondiEliminaIo sono più il tipo che fa di tutto per stancarsi, anziché trovare il modo di riposare. E si, come hai detto tu devo trovare un giusto equilibrio.
EliminaForza, non ti devi demoralizzare se accadono degli inconvenienti, non siamo perfetti. Riparti con serenità e calma e continua a fare del tuo meglio. Ciaoo
RispondiEliminaSono piuttosto severa con me stessa, lo ammetto.
EliminaPerò indubbiamente hai ragione tu. Ciao.
Pretendiamo troppo da noi stessi, credo sia questo il vero problema. E siamo così rigorosi che non riusciamo a mettere in atto tutti i buoni propositi auspicati nei momenti di calma. Uso il noi perché ci assomigliamo. Un abbraccio grande.
EliminaCredo sia uno dei mali dei nostri tempi, questa rincorsa all'efficienza. E mi sa che lo abbiamo in parecchi. Baci
EliminaNessuno è perfetto, capita a tutti. Passerà questo periodo, il nuovo blog ti porterà quella rinascita che meriti.
RispondiEliminaGrazie, sei molto gentile :)
EliminaNon penso che la rinascita possa passare da qui. Può passare solo da me stessa. Però questo nuovo posticino mi aiuta a sviscerare ed è pur sempre una terapia a basso costo.
A seconda di quanto e per quanto tempo uno è (o è stato) esausto, o stressato, o prosciugato delle proprie forze, etc, ... a seconda di questo, c'è un tempo di "ricovero", un tempo di "ritorno".
RispondiEliminaIl corpo e l'animo, secondo me, sono una cosa sola (o due facce della stessa medaglia, due facce di noi). Sono intimamente connessi e qualcosa che affligge uno ha conseguenze anche sull'altro.
Se hai commesso un errore inavvertitamente, può essere che il tuo corpo o la tua mente (o entrambi) ti stanno dando un segno che sono ancora in fase di ripresa. Quindi, ancora faticano a stare dietro a tutto.
Ci possono essere cause di ogni tipo: ritmi troppo pressanti, o carenze vitaminiche, o cronico debito di sonno, o un dispiacere improvviso, o una preoccupazione costante... tu sola sai cosa può essere.
Tante volte non possiamo nemmeno farci nulla alle cause esterne, quindi, non è fattibile "eliminare la causa" alla radice. Il mio consiglio è di cercare di fare il massimo per riprendere fiato e staccare, riposarti, cambiare aria (in senso figurato).
Scusa il commentone! Ma un po' mi sono rivista in queste tue parole...
Ti abbraccio, N.
Tu ne sai qualcosa. Lavori tanto, ti impegni, ce la metti tutta costantemente. Quindi sicuramente comprendi che per le persone come noi arrivare allo stremo sia non solo possibile, ma anche frequente.
EliminaE hai ragione su tutto il tuo discorso, altro che scusarti. A me i commentoni piacciono :D grazie.
Ho capito perfettamente chi sei e ti chiedo scusa, ma ho avuto un periodo molto frenetico per cui non mi sono concentrata con la giusta attenzione e calma sul blog. Quel che ti è successo è orribile, ma tu hai una gran forza nell’anima, sei una persona eccezionale e saprai reagire. 🤗💪
RispondiEliminaC'è di peggio Caterina.
EliminaE' solo un cambio di casa.
Quella persona ora è inoffensiva e tanto mi basta per non pensare neanche più alla sua esistenza :)
Grazie per essere qui. Un bacio.
https://farfallabiancaconalispezzate.blogspot.com/ valeria
RispondiEliminaArrivo.
Eliminadirei le stesse parole per me solo che ha me hanno costretto 40 gg in una clinica che era un buncher e ho sofferto pianto ribellata molte volte....percorso finito direi che dovrei avere sempre sorriso, essere attenta ma la vita continua a scagliarmi contro gravi problemi il più brutto la solitudine. Ormai mangio direttamente nella pentola sul lavello, non preparo manco tavola e il sabato pomeriggio o la domenica sto chiusa in casa nel letto con una tv accesa che non guardo. E poi arrivano quegli incidenti gravi e il mio papà è stato operato d'urgenza con una protesi che gli solleva di nuovo l'occhio e la ricostruzione degli ossicini del cranio, guidavo al ritorno talmente stanca che mi sono fermata tre volte per le notti insonni dei gg pima. E un divorzio che mi sta uccidendo manco 30 anni non fossero nulla e lavoro pure con lui che non mi parla parlo con gli operai....due figli che mi mandano un cuore mattino e pensano sia tutto per me invece io vorrei del tempo con loro. Un bacio farfalla dalle ali spezzate
RispondiEliminaTutta la situazione che stai vivendo è un incubo. L'unica cosa che non capisco è perché tu debba stare lontana dai tuoi figli. Questo sul serio mi manda in bestia più di tutto. Non meriti tutto il dolore che stai vivendo.
EliminaUna disattenzione che porta un danno è colpa di chi la compie, secondo me. Anche se questa persona si impegna e fa del suo meglio. Non è tanto perfezionismo, il mio, ma dispiacere per aver portato determinate conseguenze.
RispondiEliminaLa respons-abilità distingue gli adulti dai bambini ed è il requisito indispensabile per la libertà
RispondiEliminaPoche persone, le migliori, sono responsabili.
Ho sempre sentito di doverlo essere, davvero fin da piccolissima. Forse è una caratteristica innata, in me.
EliminaPer molti versi questo post lo avrei potuto scrivere anche io. Non la parte dello stress, per mia fortuna: per me è il peso delle pressioni. Pressioni nate quando ero bambino. Puoi non sapere fare mille cose, ma le poche cose che sai fare le devi fare perfettamente. Eppure l'errore umano è sempre contemplato. Ma io faccio fatica ad accettare, di sbagliare.
RispondiElimina