giovedì 23 ottobre 2025

Puntolini

 

Cieli neri che sembrano fatti di fuliggine e petrolio.
Io che mi sento sporca come se li avessi attraversati col corpo nudo.
Sento il marcio scivolarmi tra i capelli, ondeggiare insieme ai ricci, poi ricadere lungo la curva della schiena, dei fianchi, fino a finirmi dritto sui piedi.

Quando rincaso non mi sento sudata né bagnata, la pioggia che ho preso non ha lavato nulla, neppure i pensieri. 
Entro in doccia quando l'acqua è ancora fredda, mi lascio percorrere come da un fuoco nemico che a contatto con la pelle diventi ghiaccio.
Chiudo gli occhi, ho dimenticato di accendere la solita musica.
Che comunque non ascolterei. Il più delle volte è un sottofondo gentile o chiassoso che sembra non avere nulla a che fare con me. Una presenza nota, discreta, a volte persino urlante, che non sento neppure. Un vuoto fatto di melodie e parole innocue. Un vuoto meno vuoto del vero vuoto.

Mi vesto guardandomi appena, accarezzo questi piccoli tatuaggi come creature di cui prendermi cura.
Alcuni giorni mi perdo in un silenzio oscuro e diabolico, fatto di ombre, di nuvole basse, di piogge torrenziali. Gli altri mi appaiono lontanissimi, puntolini persi nel mondo un po' come me.
Puntolini con cui entrare in contatto a piccole dosi, collisioni inesistenti.

8 commenti:

  1. non è un caso, credo, che tu non abbia acceso la musica, il silenzio era il miglior accompagnamento all’umore “fangoso “.
    Piaciuta la scrittura asciutta, spigolosa, appena ammorbidita nel finale dalla carezza ai piccoli tatuaggi
    massimolegnani

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    1. In effetti in questi giorni mi sento piuttosto spigolosa, non solo nella scrittura temo. Grazie Massimo, un abbraccio.

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  2. "l'acqua è ancora fredda, mi lascio percorrere come da un fuoco nemico che a contatto con la pelle diventi ghiaccio" bella quest'immagine. Capisco la sensazione comunque. Io trovo beneficio nella meditazione. Non riesco a farla sempre però. È un'abitudine che ancora non sono riuscito a formare. Se non hai mai provato te lo consiglio.

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    1. La praticavo insieme allo yoga, anni fa, con un'insegnante. Finita quell'esperienza non sono riuscita più purtroppo.

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  3. Mi sento puntolino anche io, anche se qua abbiamo il privilegio di far parte di quell'abbuffata di sensazioni che illustri e che spesso condividiamo, come la pioggia a isolarci, o quella doccia inizialmente fredda che scuote come una frusta.
    Puntolini che solleticano però, rendono tangibile la realtà attorno, anche se a minime dosi, come un commento al blog, da lettori affezionati..

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    1. Ed è sempre piacevole ricevere il tuo commento, sapere che mi hai letta :) un abbraccio, a presto.

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  4. Sei una scrittrice? Non ho mai letto un post (e un blog) intenso e pieno di talento letterario come il tuo. Una capacità espressiva così forte e coinvolgente che io mi sono sentita in prima persona toccata dal tuo dolore, che qui non menzioni ma risuona forte in ogni parola. Continua a scrivere. Fallo (se vuoi un piccolo consiglio) anche, se non lo hai già fatto, in un romanzo. Tanti resterebbero affascinati. Un saluto.

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    1. No, non sono una scrittrice. Quando ero bambina a volte ho sognato di diventarlo, di rifugiarmi nella scrittura, inventare e vivere nuovi mondi. Fino ai 20 anni ho scritto molto, anche "romanzi".
      Ti ringrazio di cuore per quello che mi hai scritto. Un saluto.

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