Dunque febbraio termina già.
Proprio quest'anno che m'era piaciuto così tanto. Piovoso ma non troppo, mai freddo, quasi gentile.
Lo osservo fare le valigie in fretta come se stesse per prendere il treno.
Come se non potesse proprio tardare.
Non lo trattengo, gli dico vai pure. Però stavolta lo abbraccio come se improvvisamente fossimo diventati due amici a cui dispiace separarsi per un anno intero.
Il sole va e viene, è una presenza discontinua che domani mancherà del tutto.
Ho parlato con mia madre stamattina, come ogni giorno. Ha un problema di salute che la impensierisce e sta iniziando un iter per un'operazione chirurgica fra qualche tempo.
E' complicato spronarla un po', sia per la distanza che ci separa, sia per il suo carattere. Che non è un brutto carattere, dopotutto, è solo troppo resiliente. Lei stessa non mi ha insegnato la pazienza quanto più la rassegnazione. E io invece penso che non ci si debba rassegnare mai, che un modo lo si debba sempre cercare, che vedere le cose in un nero perenne, come se il cielo non potesse mai schiarirsi un po', sia un danno enorme nei confronti di sé stessi.
La sua è stata una vita complicata, costellata di perdite, di momenti duri, di difficoltà, di rapporti difficili, di solitudine. E tutte queste cose son state come acqua putrida che hanno pian piano scavato la roccia. Laddove c'era una ragazzetta allegra e solare, poi una donna sorridente, ora c'è una signora che spesso ha gli occhi tristi.
Vivere così isolata, poi, le ha tolto completamente il piacere della socialità.
Vede poche persone, sempre le stesse, quasi soltanto il figlio e il marito. A volte una donna stramba che la va a trovare. Le chiedo di uscire ma risponde di non poterlo fare per i suoi problemi di salute. Che sono reali e tangibili, ma che la stanno gettando ancor di più in un oblio che mi spaventa.
Aveva un giardino pieno di fiori ed era così bello vederla con le mani nella terra.
Un giorno improvvisamente l'interruttore si è spento e adesso riaccenderlo è una gran fatica.
In bocca a lupo per l'intervento di tua madre.
RispondiEliminaManca ancora molto ma intanto grazie di cuore!
EliminaLa vita, e gli anni, segnano tutti noi profondamente. Ci accorgiamo di questa condizione prima sui nostri più prossimi congiunti e poi su noi stessi. A mano a mano che l'età avanza c'è un'alternanza di resilienza e rassegnazione. Una serie di alti e bassi che ci condizionano anche nelle nostre relazioni. Il nostro compito è quello di esser forti e infondere coraggio a chi ci sta vicino.
RispondiEliminaÈ quello che cerco di fare con lei, infonderle forza e coraggio, voglia di fare.
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