Un anno fa moriva mio zio.
L'ultimo ancora in vita tra i quattro con i quali sono cresciuta.
Uno ad uno son caduti tutti i pilastri e al di là di essi appariva il vuoto di un dirupo devastante.
Furono giorni complicati, dolorosi. A cacciar lacrime dal fondo, farle rinvenire, osservarle cadere e raffreddarsi al gelo di gennaio. Congelare sugli occhi, sul volto, diventare stalattiti di ghiaccio sulla faccia. Scappai da qui, rividi casa sua, gli oggetti di mia zia, le collane che correvo ad indossare da piccola appoggiate su quel comò di marmo bianco come non ce ne sono più al giorno d'oggi.
Ora quella casa appartiene a qualcun altro, quei corridoi infiniti, quegli ampi balconi, il sole che sbatteva sulle orchidee, i tendaggi ampi, i bagnetti in fila.
Ci sono luoghi che non esistono più se non nella nostra mente.
Luoghi che ricorderemo in eterno ma nei quali non possiamo più entrare.
E' incredibile come in un anno tutto cambi.
Come bastino pochi giorni, in realtà.
Incredibile come quella pianta di mandarini che ne aveva sempre prodotti delle cassette intere, dopo la morte dello zio abbia smesso completamente.
Forse in quel paese non tornerò più. Che dovrei andare a fare, del resto?
Chi devo vedere, a che serve, perché mai?
Ci sono pozzi dispersi in fondo al nostro cuore. Pozzi bui, profondissimi, dentro i quali riecheggiano voci che speriamo di non scordare mai. E facce che abbiamo fotografato troppo poco ma che ci restano stampate al di là delle retine come francobolli ben incollati.
Crollano case che sembravano indistruttibili. Ma niente è indistruttibile in questo mondo.
I ricordi resteranno sempre nei nostri cuori.
RispondiEliminaFortunatamente.
EliminaDistruggiamo noi, se vogliamo - se riusciamo -, altrimenti il posto nel cuore è ampio e accogliente.
RispondiElimina"Furono" giorni complicati, ma sono passati, rimane la bellezza della memoria. Intoccabile.
Il dolore non passa, cambia forma.
Elimina🖤
RispondiElimina;)
Eliminala materia su cui poggiano i ricordi si disfa, ma la memoria resiste, pur senza più un supporto solido.
RispondiEliminamassimolegnani
La memoria resta, a volte brucia, a volte placa.
EliminaCi sono luoghi che non esistono più se non nella nostra mente.
RispondiEliminaLuoghi che ricorderemo in eterno ma nei quali non possiamo più entrare. [...] Incredibile come quella pianta di mandarini che ne aveva sempre prodotti delle cassette intere, dopo la morte dello zio abbia smesso completamente.
Questo post, in particolare queste due frasi, mi ha colpito moltissimo.
In quella frase sulla pianta di mandarini mi sembra di vedere tutta la cura che tuo zio gli dedicava (perché immagino che sia stato così...)
Un caro abbraccio, N.
La cura, la presenza.
EliminaIo penso che anche le piante avvertano una mancanza.
Un abbraccio.
Quando vengono a mancare persone a noi care e strette si entra in una nuova dimensione,di certo diversa e ognuno metabolizza come meglio sente.E' difficile non percepirne la presenza dei cari attraverso le voci della natura e alcuni contesti particolari come il natale,la visione di un colore o di un fiore che ravviva il ricordo,il profumo che fa altrettanto e l'eco di alcune parole mai uscite via del tutto da quei momenti di intenso ascolto . C'è una sottile connessione e di essenze nella natura pronta sempre a rinascere come primavera ,fare caso soltanto e tutto diventa manifesto.Ciao ,un abbraccio
RispondiEliminaCiao, grazie per il tuo pensiero.
EliminaE si, la penso come te.
Sin da piccola mi affascinavano le storie di chi seppelliva dentro una buca una Capsula del Tempo... Crescendo, ho imparato a vedere che ci sono varie forme di Capsule del Tempo... Una foto e una lettera in una bottiglia, una vecchia cassapanca ritovata in soffitta, un quderno/diario nascosto su uno scaffale in cantina, una scatola di latta tra i ripiani di una credenza impolverata, un album di foto in una valigia rotta... In ogniuno ho ritrovato qualcosa che apparteneva a delle vite, persone che in qualche modo lasciavano traccie dei loro ricordi, della loro esistenze legate alla mia esistenza... Così io stessa ho imparato ad amare qualunque oggetto, arredo, pezzi di carta, di stoffa, braccialetti di fili di lana, foto, scontrini o biglietti, tazze o piatti sbeccati, ricette scritte a mano... Insomma negli anni mi sono legata a ricordi di vita miei e dei miei cari legati a qualcosa di piccolissimo da custodire come gioielli dentro a scatole di latta, o da appendere in vista in posti dove passo ogni giorno, dove vivo ogni giorno... Perchè chi ha poco forse è più portato a capire il valore di quegli oggetti appartenuti a chi amavamo... Ho imparato a disporli con cura, ad arredare i miei spazi in modo ordinato, a rendere bella una piccola casa senza oggetti o arredi comprati ma, con il semplice gusto personale di chi ama quegli oggetti.
RispondiEliminaOggi tutti cercano l'ordine e buttano spesso i ricordi...come se non ci fosse un anima in quegli oggetti, nessuno pensa al momento in qui sono stati acquistati, al emozione che hanno scatenato dentro chi li sceglieva.. i ricordi poi di una vita intera, dei miei ormai 50 anni, sono legati pure a una bustina di caffè o a una carta di carammella o a una scheggia sulla testiera di un letto...
Certo oggetti innutili per tanti, ma il ponte dei miei ricordi di vita per me.
Così ho chiesto alle persone a me care di non buttare niente dei miei oggetti, certo possono sembrave vecchi, innutili ma per me non lo sono... Se per ora il posto non c'è, un giorno lo troverò... Non amo di sicuro la confusione e il disordine, ma le mie Capsule del Tempo che ho nascosto, sono tante e in ognuna nascondo qualcosa che mi rappresenta.
Passare davanti a qualcosa che mi scatena dei ricordi, mi serve per ricordare chi ha fatto parte della mia vita...
I ricordi che affiorano in un momento, quei legami che abbiamo tanto amato... ecco che passare dinazia a una casa, in una via... nascono dei ricordi, belli o meno belli... ricordi.
Perchè non continuare a ricordare pur sapendo che quella casa non è più sua, che quella persona non c'è più... Se passerai, guardando troverai qualcosa che ti evocherà il suo ricordo, la tua vita da bambina... Come del resto ti è successo...
Un bacio da quassù a te... e... non so ma io vedo:...
...Una Capsula del Tempo nascosta in una bottiglia tra le onde del mare portata a riva... forse li sarà nascosta la mia vita e forse la tua...
Io sono come quelle persone, temo.
EliminaNon amo seppellirmi sotto gli oggetti, anche se dentro di essi sembra essere custodito un ricordo. I ricordi sono nella nostra mente, non abbiamo bisogno di una casa piena di suppellettili.
Quindi butto sempre quello che c'è da buttare, ci scrissi anche un post a dire il vero. Mi piace il minimalismo.
Grazie per l'abbraccio, che ricambio. A presto.
Non penso che ciò che ci ricorda qualcosa o qulcuno sia un suppellettile, perchè se esistono i ricordi è perchè qualcosa in quel momento ce li ha evocati... Può essere qualunque cosa che teniamo in mano ma, anche un sogno, una parola, una frase, una canzone, oppure un albero in un giardino di una casa che frequentavamo e che ora è passata ad altri, un pezzetto di carta regalo...
EliminaCosa posso, li conservo in modo ordinato, perchè gli do dei valori importanti per vivere in serenità ed equilibrio.
Io Non sono disordinata anzi mi piace l'ordine e la pulizia ...
Poi si è vero buttare, ma io anche qui non butto ma ritrasformo qualcosa e lo regalo in modo che abbia una vita che continui... Perchè ho imparato nella vita a dare come mezzo di gratitudine... così due tazze spaiate, i piatti di un vecchio servizio o i bicchierri... Ricordi di chi era nella mia vita ...possono essere un dono per chi in quel momento non può acquistarli... Come i libri letti, i quaderni semi usati... i pennarelli sfusi... Sono questi regali semplici che per esempio ho fatto a Natale per gratitudine, così quei quaderni appartenuti ai miei figli, gli album, i colori, mi ricordavano loro e li conservavo perchè per me momenti di vita ...inaspettatamente sono stati tanto amati dai bambini del reparto pediatrico e vederli così felici e al opera nel creare, mi ha fatto ricordare i miei figli, l'amore di una mamma e l'amore delle loro di mamme che li vedevano felici...
Insomma ... Io sono estremamente starana...
Perchè scopro la felicità della vita in cose piccolissime...
Oggi il buon giorno l'ho dato così, in un giorno senza riccorenze, in un modo tutto mio, ho inviato il wp a altre donne della mia vita con queste parole:
.... la forza, il coraggio, la determinazione così questa donna augura il buon giorno a un altra donna...
Lo invio anche a te :)
Mai pensato che tu possa essere disordinata, ci mancherebbe ☀️. Dicevo solo che con gli oggetti ho un rapporto diverso, troppi mi fanno sentire male, come se soffocassi. Poi ciascuno li vive a suo modo ed è giusto così.
EliminaGrazie per la tua frase di buongiorno ❤️. A presto.
L'ottobre scorso se n'è andata l'ultima zia, sorella di mia madre, morta da più di un ventennio. Era l'ultimo pilastro che teneva insieme una famiglia ormai sfilacciata, lontana geograficamente, ma che lei sapeva tenere vicina. Ci sentivamo ogni domenica, o nelle ricorrenze importanti. Mi è rimasta qualche cugina, con cui scambio qualche messaggio di tanto in tanto, ma la verità è che tutto si perderà. Ogni domenica mattina il mio pensiero va a quella telefonata mancata, a quella chiacchierata dove ci scambiavamo notizie reciprocamente. La vita è anche questo.
RispondiEliminaSi, la vita è anche questo.
EliminaPerò indubbiamente queste persone sono pilastri importanti perché tengono salde le redini di famiglie intere. Ed è brutto, poi, quello sfilacciamento. Brutto perdersi.
Nulla è indistruttibile, ma il legame con chi abbiamo amato resta, come quella pianta di mandarini che sembra aver deciso di condividere il lutto. Nessun tempo può cancellare i ricordi e l'amore.
RispondiEliminaFortunatamente quelli restano qui con me.
EliminaUn abbraccio.
È difficile quando perdiamo una persona cara perché, oltre al dolore della sua assenza, che è comunque già abbastanza, dobbiamo affrontare la consapevolezza che il tempo passa, che noi cambiamo e cambia la ns vita. A volte, davvero, senza nemmeno preavviso, nel giro di un giorno, e questo devasta. Tornare, però, dove si è stati, al momento giusto, credo che possa anche aiutare a guarire ❤️
RispondiEliminaGrazie per il conforto delle tue parole. E' bello rileggerti Paola. Un abbraccio.
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