Ieri mentre uscivo in veranda a pulire i tavoli un cliente guardandomi ha detto al suo amico, lì vicino, "guarda che fisico. E' perfetta." Ho ascoltato ma non ho detto niente.
Rientrando mi sono soffermata davanti ad un frigo colmo di bevande. Lo sportello mi rimandava la solita immagine che conosco bene ma che non comprendo, che da anni non so recepire.
E' un tassello mancante, il solito pezzo di puzzle che non si trova da nessuna parte, per quanto lo si possa cercare.
Sono davvero perfetta? per chi, per cosa?
Con questo involucro ci litigo da anni e mi vien da dire da sempre.
E da quando quasi cinque anni fa mi sono ammalata per la seconda volta nella mia vita di anoressia nervosa, pur essendone guarita, mi sono rimasti strascichi che non ne vogliono proprio sapere di andarsene.
Uno di questi è il non saper più stare ferma. Non riesco a concepire il riposo, l'ozio, il mio corpo fermo da qualche parte. Non riesco a pensare di meritarlo e se non mi muovo sto male.
L'altro è la dis-percezione corporea.
Ho passato anni ad osservare il corpo delle altre donne come uno specchio, solo per capire di quale forma fossi fatta io. Ho passato anni a fotografarmi per riuscire a vedermi. Ho interi album di foto che mi ritraggono, foto che a una persona superficiale e disattenta potrebbero sembrare solo vezzi, fanatismi. E invece sono miti e spesso vani tentativi di capire che forma abbia questo involucro che mi contiene perché la verità, autentica e sincera, è che l'unica parte di me che conosco davvero è il viso.
Il resto del mio corpo è immerso in una nebbia e nel 90% del tempo io non ho idea di come sia fatto.
E non è qualcosa che stia raccontando con tristezza o per una ricerca di comprensione che non arriverà sicuramente. Lo racconto come racconto del mare, del cielo, della terra, dei miei fiori sul terrazzo.
Come un dato di fatto. Nudo, crudo, imperfetto.
Come un dato di fatto. Nudo, crudo, imperfetto.
L'anoressia è un brutta bestia.Ho visto ragazze anoressiche ,erano scheletrite.Auguri Olga
RispondiEliminaFortunatamente non sono mai arrivata a soglie davvero preoccupanti. Buona giornata.
EliminaNon è facile superare i vari disturbi alimentari, spesso ci vogliono anni con una grande lavoro psicologico.
RispondiEliminaConcordo.
EliminaNon fosse tragico sarebbe ironico. Ho passato una vita a sentirmi troppo 'abbondante' a causa, forse, di qualche kilo di troppo. Eppure tutti mi dicevano 'stai bene'. Il vero problema è la non accettazione di sé, che sia estetica o altro. Buona serata
RispondiEliminaPenso non sia tutto riducibile a questo ne' certe dinamiche si sviluppano per tutti allo stesso modo. È certamente più complesso di così.
EliminaBuona serata.
Tu racconti, io leggo e ti penso. Non dico nulla, perché sarebbe tutto superfluo, ma ti abbraccio
RispondiEliminaSempre dolce e presente tu. Amico.
EliminaGrazie di cuore, un abbraccio a te.
Certe foto a me fanno male, mi ricordano un corpo che ho odiato, non importa se quegli scatti ricordano magari momenti con i miei figli... io odio quel corpo e non mi riconosco se non dagli occhi. Ho combattuto molto, poi ho scoperto che la vita ha ritraspormato quel corpo non solo davanti hai miei occhi ma anche per chi mi osserva. Un bacione da quassù a te
RispondiEliminaMi dispiace leggere che ancora odi il tuo corpo in questo modo. Spero che le cose migliorino, te lo meriti. Un abbraccio.
EliminaAlle volte, quando leggo alcuni dei tuoi post, come questo, così intimi, così dolorosi, l'unica cosa che vorrei fare è abbracciarti forte. Perché davvero, alle tue parole non c'è nulla che si possa aggiungere, solo presenza e affetto. Chissà, prima o poi succederà...
RispondiEliminaMi hai strappato il cuore con questo commento.
EliminaGrazie davvero. Ti abbraccio tanto.
Credo che potresti concederti almeno il beneficio del dubbio e pensare che magari chi ti vede in un certo modo potrebbe anche aver ragione .Non essere troppo critica con te stessa .Impara ad amarti .
RispondiEliminaBaci
Eos
Io mi amo, in realtà.
EliminaProbabilmente questo post non è stato compreso a fondo, ma ci sta, ciò che vivo lo so soltanto io. Baci.
Accettarsi fa parte del gioco, quando poi arrivi all'autoironia verso te stesso allora hai raggiunto l'apice della saggezza.
RispondiEliminaDel resto riconosci un interrogativo che ti spiana la strada: "sono davvero perfetta? per chi, per cosa?" Facciamo per noi immensi sforzi, o vogliamo fornire un'esteriorità al prossimo? Vogliamo stare bene noi, senza ansia quando scopriamo un'altra ruga o scarichiamo le analisi? Vogliamo volerci bene, di quel bene autentico che ci permette una convivenza serena? Io dico che sei sulla buona strada.. ;)
Sono sulla strada, buona o cattiva non è dato saperlo al momento. Però di sicuro ci resto, ben salda e tosta. Un abbraccio.
EliminaPeriodo di super lavoro, manco da un po', leggo quando posso ma non commento quasi mai.
RispondiEliminaQuesto scritto mi tocca perché ultimamente mi viene da guardare le altre donne più anziane e pensare se io appaio così agli occhi degli altri.
Mi accorgo che io osservo (e ho sempre osservato) la gente soprattutto immaginando chi fossero in realtà, che persona/carattere/etc si "celasse" dietro perfetti sconosciuti.
Spesso ho scritto di questi incontri e di come io li interpretavo.
Ultimamente sono più rivolta verso me stessa.
La mia corporeità differisce dall'immagine che ho di me nella mia testa.
Il viso cambia con l' età. Nel mio caso anche perché a volte non sto attenta e mangio troppo. Devo ri-tarare le dosi.
Una cosa peculiare per me è che da un paio d' anni mi sento vecchia di colpo.
Prima la mia immagine di me era quella di una bimba, mi sentivo come se fossi ancora giovanissima.
Ero conscia che nel frattempo invecchiavo, ma dentro ero giovane. Ora è il contrario.
Mi sento vecchia, non so spiegarmi. Ma le persone continuano a chiedermi se ho trent'anni, se sto facendo il dottorato, etc. Non me lo so spiegare perché secondo me si vede che ne ho quasi cinquanta. Eppure tanti più giovani di me si sbagliano.
Scusa se ho divagato, ma leggere questo post mi ha fatto pensare a questo.
Spero che tu stia bene, e capisco che è possibile non conoscere davvero la propria "forma". Gli altri ci stanno davanti e noi possiamo osservarli in modo grosso modo obiettivo. Noi stessi non possiamo essere obiettivi a percepire il nostro corpo, perché è parte di noi. Sappiamo come noi lo sentiamo ma non come gli altri lo vedano/guardino/ giudichino, perché loro sono altri.
Ti abbraccio,
N.
Io invece ti ringrazio per quello che hai scritto perché metti in luce quanto importante sia e variegato il nostro mondo interiore. Il caos, le difficoltà, le percezioni che mutano nel tempo. Mi dispiace sapere che ti senti e vedi vecchia, pensa che magari è solo una fase, una tappa, che magari coincide con la menopausa, non so.
EliminaComunque è stato davvero bello rileggerti. Un abbraccio forte forte.
A vuole tutti noi siamo troppo severi verso noi stessi ed il nostro aspetto fisico
RispondiEliminaIn realtà io sono pienamente cosciente di essere una bella donna. Questo post purtroppo non è stato compreso, colpa mia che ho evidentemente banalizzato un problema che ha spesso radici ben diverse da quelle a cui il pensiero comune lo collega.
EliminaLa mia riflessione di oggi che condivdo con te...capisci se una donna è forte osservando in silenzio quello che fa ma soprattutto come lo fa, se noti che ha un sorriso sempre, allora è una donna forte:)
RispondiEliminaE allora sono a posto :D perché io sono così.
EliminaBaci.
Gentile Katrina, toccante questa pagina.
RispondiEliminaPenso che a questa nostra scatola sia bene... volere bene.
Non deve diventare l'unica cosa che conta che conta - un feticcio per cui si crepa di anestesia in un studio medico per ritocchini senza senso, ma volerle ben, starci bene dentro, sì!
L'invecchiamento, come testimoniato anche da Io! qui sopra, ha un andamento a gradoni, ci sono periodi nei quali le perdite funzionali, estetiche sono ampie e percepite.
Allora, buona convivenza con il vostro corpo, Katrina!
Va curato e ben tenuto, su questo non ci sono davvero dubbi.
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