C'è qualcosa rinchiuso dentro di me che oggi preme per scappare.
E' un animale tenuto dentro una gabbia troppo stretta che oggi soffre le sue sbarre. Trema, arranca, soprattutto spinge e si dimena. Lo sento sbattere addosso alle pareti, ruggire, braccato, inconsolabile.
Il cielo è grigio, le nuvole sopra la mia testa mi aggrovigliano i capelli.
Le sento inumidirmi le tempie, raggelarle.
E lui lì dentro, serrato, che mi sbatte addosso le costole, forse tenta di romperne qualcuna con la speranza di passare da lì.
Mi chiedo se le persone qui intorno lo sentano ringhiare. Se si accorgano della sua lotta, della violenza con cui mi sta lacerando i tessuti.
Non sanguino ancora, non apparentemente.
Si può guardare qualcuno soffrire - o morire - senza accorgersene neppure.
I sogni di questa mattina parlavano di lui, di questo essere un po' splendente e un po' demoniaco che mi porto dentro.
Non volevo alzarmi dal letto, non è stato il mio solito risveglio attivo, di chi appoggia i piedi a terra ed è già con le ali distese. Stavolta se ne stavano dimesse, spettinate, qualche piuma era caduta sul letto e non ho fatto neanche la fatica di raccoglierla.
L'ho vista spegnersi senza piangere per lei.
Ancora un tonfo. Un altro. Oggi sarà dura arrivare a sera.
Nei giorni grigi è più facile che io mi senta un po' a quel modo... Stamani ho pensato "Ma perché sono così passiva?" e ho pensato che forse può bastare un periodo in cui faccio attenzione alla mia salute, e ho preso le vitamine che è un po' che non ne prendo... età del cambiamento questa, non so se è normale che io mi senta così, ma per adesso penso che è una combinazione di grigio invernale e periodo un po' pesante per il mio fisico.
RispondiEliminaDovrei provare a tornare a Zumba, quello mi darebbe, probabilmente, una marcia in più. Vediamo come si mette con il lavoro...
Spero che tu sia arrivata a sera senza troppi danni. Ti abbraccio, N.
Ciao.
EliminaPurtroppo ho perso mio zio nel pomeriggio... Forse il mio inconscio stamattina sentiva l'onda arrivare. Chissà.
Un abbraccio.
Mi dispiace tantissimo... le mie sincere condoglianze.
EliminaAnche secondo me è così. Sono una "scienziata" ma ci sono cose che la scienza non sa spiegare. A volte succede anche a me. Del resto, il legame impalpabile tra le persone, le anime, è qualcosa che trascende la scienza.
Ancora un caro abbraccio, a te e a tutti i tuoi.
Grazie di cuore ❤️
EliminaTu sei Uragano e respingerai gli attacchi del *qualcosa* che vuol
RispondiEliminascappare. Deve restare nella gabbia.
Se lo dici tu.
EliminaUn forte abbraccio.
RispondiEliminaGrazie.
EliminaUn demone che stai provando a domare. Credo sia una lotta difficile ma ognuno di noi tenta. Mi spiace apprendere del tuo lutto. Hai ragione, quel dolore l'hai sentito arrivare. Ti abbraccio forte.
RispondiEliminaEcco il commento che era finito in spam. Sono felice di averlo recuperato. Grazie per le tue parole. Un abbraccio
Elimina"Si può guardare qualcuno soffrire - o morire - senza accorgersene neppure."...credo che la sensibilità arrivi sempre sotto qualche forma a tutti noi,impercettibile magari ,ma solo perché si sovrappone il dolore del momento che viviamo.
RispondiEliminaUn abbraccio di ❤️
L.
Grazie, ricambio. Buona domenica.
EliminaTormento e ansia convivono, e li descrivi tingendoli di bellezza, la tristezza di un annuncio che presagivi nell'anima.. abbraccio forte!
RispondiEliminaGrazie Franco. Vedi che strana la vita...
EliminaCiao, credo che il mio commento sia in spam. Prova a verificare
RispondiEliminaAppena riesco vado a guardare. Purtroppo succede frequentemente 😔
EliminaMi unisco anche se in ritardo a farti le condoglianze. Solo un abbraccio, lascia fuoriuscire il dolore trattenerlo può essere peggio.
RispondiEliminaGrazie 🦋
EliminaLa morte può essere liberazione per chi soffre e anche per coloro che assistono, il pianto un sollievo.
RispondiEliminaUUiC
Lui però non soffriva, godeva di buona salute.
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