Mi alzo presto, in silenzio raggiungo la cucina, apro le persiane, osservo l'alba fare capolino dietro le montagne. Il sole si nasconde dietro le nuvole, poi velocemente si fa strada tra di esse per apparirmi intero già pochi istanti dopo.
Sorrido. Respiro l'aria pulita della natura tutt'intorno, l'umidità fresca che segue una notte di temporali o vento aguzzo.
Poi rientro, in solitudine preparo la mia colazione sperando che nessuno degli altri giunga a disturbarla.
Voglio essere sola mentre sorseggio il mio tè verde, mentre assaporo la frutta sommersa a pezzi nello yogurt bianco. Quando ho finito infilo i miei abiti sportivi, le mie scarpe scure, le cuffiette, lo zainetto con pochi essenziali.
Le salite si sentono sui polpacci ed è un dolore piacevole, che non disturba.
Incontro animali, pochissime e rare automobili. Fotografo piante da frutto, rose, foglie già rossastre ai bordi delle strade. Una solitudine meravigliosa, fatta di pienezza, di contemplazione, di una spiritualità taciturna che mi pervade come una luce.
Quando finalmente il borgo appare alla vista vado ancora più veloce.
Rientro nella civiltà, osservo la vita degli altri dipanarsi sullo sfondo di una piazza con cattedrale che conosco come le mie tasche ma che si fa nuova ogni volta che torno da queste parti, come se dei micro-cambiamenti la rendessero moderna.
Ogni tanto incontro qualcuno che conosco e scambio due parole.
Altre volte non incontro nessuno di familiare ma ugualmente mi capita di parlare con qualcuno perché io son fatta così, mi piace comunicare, fare vita sociale, sentirmi parte di un luogo quanto i suoi abitanti.
Scelgo un posto dove bere un caffè. Non sempre mi siedo, però lo assaporo come un momento inossidabile, di quelli che non voglio proprio perdermi.
Quando è il momento di andar via, riprendere il cammino verso casa, ripercorrere tutto all'indietro, partendo dalla civiltà e tornando in mezzo alla più fitta natura, mi sento bene da una parte e triste dall'altra. Perché spesso non vorrei tornare, vorrei girare in tondo come una pazza, persino a costo di annoiarmi, ma sollevata di non dover render conto a nessuno del tempo che occupo con me sola.
Sono piccoli attimi d'intensa felicità.
RispondiEliminaLe cose piccole mi rendono sempre più felice di quelle che appaiono grandi o addirittura eclatanti.
Eliminacondivido lo spirito di questo post perché abbiamo somiglianze inaspettate, la colazione all’alba volutamente solitaria, l’uscita per un giro, tu a piedi io a pedali guardando luoghi conosciuti come nuovi, la sosta per un caffè ( io ci aggiungo un croissant), il ritorno con una punta di dispiacere perché è piacevole questa solitudine.
RispondiEliminamassimolegnani
Tutto uguale per il sottoscritto,sempre in bici ma solo un caffè a metà strada,silenzio e solitudine,stupendo.
EliminaUn saluto
Raccontate attimi molto belli anche voi. Di solitudine cercata, apprezzata, amata, assolutamente irrinunciabile.
EliminaGrazie mille ad entrambi.
Un posto tuo in un tempo tuo.. mi è capitato in questa settimana di montagna, sentieri resi solitari dal tempo incerto per altri minaccioso, per me foriero di silenzio, quiete, eco dei miei passi nel cielo tutto mio. Sono attimi di splendore, anche se di caffè a 2300 neanche a parlarne.. ;)
RispondiEliminaAttimi di splendore, che bel modo di descriverli.
EliminaOf course. Here is a comment for that beautiful reflection:
RispondiEliminaThis is poetry. ☕✨ That "timeless moment" of savoring, the bittersweet pull between civilization and the wild, the glorious freedom of answering to no one... you've captured the soul of a solitary wanderer perfectly. Here's to never missing that coffee, and to all the uncharted turns ahead. 🍃🧭
EliminaCan I offer you a virtual coffee?
Your suggestions are great. Thank you so much.
You’ve put into words that beautiful, quiet tension so many of us feel ☕—the longing to wander endlessly with no plan but your own, balanced with the gentle tug of return. What a gift to give yourself that space, that timelessness. Here’s to many more cups sipped in freedom. 🖤🌲✨
RispondiEliminaThank you very much for your words <3
EliminaLa mia estate è stata veramente tanto, tanto solitaria. Il tempo per sé è il più bello quando lo si sceglie, per questo capisco la "gelosia" che hai nei confronti di quei momenti. Però secondo me, assumono ancora più valore quando sono rubati alla vita quotidiana e non la quotidianità stessa. Ti mando un abbraccio :)
RispondiEliminaSi, è indubbiamente così.
EliminaLa solitudine cercata e quella non voluta hanno due connotazioni molto differenti.
Ti abbraccio anche io.
È così bello occupare il proprio tempo autonomamente.
RispondiEliminaComunque consentimi un off topic.
Se te l'ho già detto, perdonami per la ripetizione, ma credo di no.
Sai che grazie alle tue foto mi sono incuriosita e ho imparato a preparare il porridge per la colazione?
Mi piace molto e ho coinvolto anche mio marito in questo rito.
Grazie. ❤️
Oh che bella notizia che mi stai dando.
EliminaFelicissima di averti inconsapevolmente introdotto al porridge! contenta davvero.
Un abbraccio ad entrambi.