Ieri ho rivisto una persona che ha segnato buona parte della mia esistenza e che, per cause di forza maggiore, non avevo modo di stringere da ben 15 anni.
Un'amicizia nata sui banchi di scuola, la nostra.
Lui un bel ragazzo moro che piaceva a tante. Io una ragazzetta timida ed insicura che ha passato l'intera adolescenza a nascondersi.
Non so come lui sia riuscito a vedermi, nonostante tutto quel nascondere me stessa.
Eppure insieme eravamo proprio una bella squadra.
Era il mio migliore amico, l'unico di cui potessi davvero fidarmi.
Quante risate su quei banchi di legno. Quante lacrime quando cambiò indirizzo scolastico.
Quanto sollievo nel notare che all'ora di ricreazione attraversava spesso quei corridoi per raggiungermi comunque. Il mescolarsi di alunni di istituti differenti non era ben visto, lì da noi, tuttavia a lui non importava. Ed eravamo ancora insieme, dopotutto.
Lasciarsi soli dopo tutte quelle risate, quelle confidenze, quel saperci parlare con gli occhi, con la voce, coi pensieri, non era previsto. La nostra amicizia sarebbe sopravvissuta ai cambiamenti. E lo ha fatto.
Era con me durante quei lutti. Era con me in quel diciottesimo compleanno festeggiato in cinque nel salotto di casa mia mentre zia stava per morire.
Ero con lui il giorno dopo la sua prima volta, quando euforico me la raccontò per filo e per segno incurante del mio imbarazzo.
Era con me quando mi sono fidanzata. Io con lui quando veniva trattato in maniera indegna da ragazze che non si accorgevano di quanto puro lui fosse interiormente.
E così ieri pomeriggio, quando sono entrata nella sua auto, abbracciarsi e ridere ed esser felici e sollevati, è stato così bello e spontaneo da darmi i brividi tutt'ora mentre ci penso.
Abbiamo parlato per due ore e mezza. Prima di fronte ad un caffé, poi a passeggio per quelle vie che tante volte ci avevano già visti insieme in quegli anni.
Ci siamo raccontati molto. Ci siamo detti parte di quelle cose che ci eravamo persi nel tempo per via dell'enorme distanza geografica che ci separa.
Ma più di tutto è stato bello constatare che 15 anni dopo il nostro rapporto è ancora bello, fulgido, vivo ed intenso come da minorenni. Siamo cambiati esteriormente, per tanti versi lo siamo anche dentro. Due persone che sono diventate altro da quel che erano.
Ma il bene no, quello è rimasto davvero lo stesso. L'anima non invecchia, non cresce, non scolorisce.
E la mia anima e la tua, C, io ne sono sicura... si riconosceranno sempre.
In questo tua grande amicizia è racchiuso il senso dell'amore vero ,difficile perdersi più ,come a dover superare prove (la lontananza tra queste), solo per riconoscersi sempre.Ciao ,un abbraccio 😘
RispondiEliminaL.
Ciao L, piacere di rileggerti.
EliminaL'amicizia vera e autentica, capace di resistere a così tanti anni di separazione, è sicuramente una bella e dolce forma d'amore. Un affetto sincero, genuino, inossidabile.
Un abbraccio anche a te.
La vera amicizia, supera qualsiasi barriera e distanza.
RispondiEliminaChe bel post!
RispondiEliminaVero, anche se non ci si vede, l'amicizia resta eccome!
Io non ho un amico/a così dai tempi di scuola, ma ne ho trovata una così quando facevo il dottorato. Capita che passino mesi, a volte anni, ma poi quando ci si rivede siamo sempre le stesse persone, l'una per l'altra!
Sono tanto contenta per te che vi siete potuti rivedere dopo tanto tempo!
Un abbraccio a entrambi :)
N.