mercoledì 27 agosto 2025

Dilatato

 

Giorni in cui il tempo si è fermato un po'. Dilatato. Esteso.
L'ho visto espandersi mentre mi contraevo, mentre prendevo distanza, mentre chiudevo gli occhi e imparavo a respirare diversamente.
Non mi sono mai allontanata molto. Una regione vicina piena di natura incantevole, solo per tre giorni. Poi altra natura nella vecchia casa familiare. Qualche lago. I colori di case tinte di fresco. I portoni in legno grezzo che tanto mi attraeva ritrarre.
E nel mezzo un mare di confusione lavorativa che il mio compagno cercava di arginare, senza poterci riuscire, senza poter neanche condividere con me quei luoghi che stavo vivendo.
Problemi che si accavallavano, che tuttora si ergono di fronte a noi fino a farci boccheggiare.
Le mie fughe continue. 
Perché esserci avrebbe appesantito entrambi e allora ho provato a vivere il più che potessi, insistentemente. Ho alternato i mal di pancia da stress con lo sport, il sudore, la musica, le persone, i biscotti di mia madre, il gusto aspro della frutta sulla lingua, gli animali che incontravo, i tanti caffè nei bar più intimi che potessi trovare, il senso di meraviglia che non m'abbandona mai.
Si può essere felici quando una parte della tua vita ti fa sentire in bilico?
Si può, tutto sommato. Ci si riesce in quei momenti in cui esiste solo quel lembo di presente, come se fosse un lenzuolo bianco e fresco sopra cui stendersi e trovar refrigerio quando il caldo umido diventa insostenibile. 

18 commenti:

  1. si può, forse si deve, per sopravvivere: crearsi nicchie di piccole felicità in quelle condizioni avverse è come quando i cani da slitta nella tormenta scavano cucce nella neve e lì stanno al caldo fino a che il tempo non migliora; poi saranno pronti a tirare di nuovo la slitta.
    massimolegnani

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    1. Hai sempre le parole giuste al momento giusto.
      Grazie Massimo.

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  2. Le trovi anche te, le parole giuste: "essere felici in bilico", senza il quale il gioco d'equilibrio non servirebbe, come le fughe a respirare diversamente, e le minime meraviglie a riempire di sorpresa; una vacanza goduta fino in fondo, nonostante i nonostante.

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  3. [...] il senso di meraviglia che non m'abbandona mai: quanto è bella questa capacità. Credo che questo sia una delle caratteristiche dell'essere giovani. Intendo: si può anche avere un sacco di anni sulla groppa, ma se uno ha il senso della meraviglia, la curiosità della scoperta, la passione, allora non importa quanti anni abbia, è giovane.

    Per il resto, è vero, non è facile sentirsi felici se si è in bilico, ma (a mio avviso) è doveroso farlo, se parte dal dentro, e non si deve vergognarsene e sentirsene colpevoli. Perché questa scintilla può aiutare alla fine anche dove ci sono problemi, e se uno vede tutto nero, può essere che poi non ce la faccia e "soccomba" alle difficoltà.

    Non voglio assolutamente sminuire i problemi che si accavallano, anche perché non ne conosco la natura, però questa estate (all'inizio) io mi sono trovata di fronte ad una situazione tutt'altro che rosea per mia figlia (e di conseguenza anche per me) e non sapevo che pesci pigliare. E poi, così, senza che si potesse prevedere, c'è stata una svolta che ha riportato mia figlia a galla, quasi un ammonimento a "non fasciarsi la testa prima di essersela rotta" e a "non lasciarsi trascinare dalla spirale di pensieri negativi" (parlo per me e per mia figlia ovviamente).

    Io sento di essere "invecchiata" quando non ho l'entusiasmo di stupirmi, meravigliarmi, emozionarmi. E ho provato che sentirsi colpevole e sopprimere i moti di felicità genuina non fa bene, anzi, ti fa cadere nella tristezza. Occorre, sì, non palesare la felicità sul muso di chi magari ha problemi, ma è giusto e fa bene provarla e affrontare il resto forti grazie anche a quella minuscola scintilla.

    Quindi: bello! E spero che anche i problemi che ora vi affliggono si risolvano e si sciolgano come neve al sole...

    Un abbraccio,
    N.

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    1. Ciao N.
      Secondo te ha a che vedere con la gioventù. Per me invece è una questione di indole. Conosco tante persone, anche giovanissime, che questo senso di meraviglia non l'hanno mai avuto, forse giusto qualche anno da bambini proprio...

      Riguardo il vedere tutto nero: io cerco sempre di sconfiggere mentalità di questo genere perché molto lontane dal mio essere e dal mio modus vivendi. Se ho modo di essere felice anche solo un po', ogni giorno, io sempre cercherò quel modo. Sempre.
      Mi dispiace per il problema che ha afflitto tua figlia ma sono contenta di leggere che si sia dissolto. Meno male. Un abbraccio ad entrambe.

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    2. Eh, in effetti, ci sono molti che sono anagraficamente giovani ma che non hanno più il senso di meraviglia... come se fossero spenti, o vecchi, dentro.

      Non so cosa li possa avere portati ad essere così... forse l'insieme di un contesto sociale che "spegne", o trascuratezza/disinteresse/inadeguatezza della famiglia...

      I bambini, come dici tu, sono delle piccole meravigliose macchine desiderose di imparare e di meravigliarsi, sono gli adulti che non li sanno "coltivare" a dovere. A volte penso che anche nell'alimentazione sbagliata/eccessiva risieda il nodo che causa l'essere "spenti", perché la mente e il corpo sono una cosa sola, se sta male uno, ne risente l'altro.

      Grazie, anche io sono contenta per mia figlia... un abbraccio a te

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    3. Beh, non viviamo in un mondo semplice, bello, che invita ad innamorarsi della vita. Per farlo bisogna tapparsi le orecchie, a volte persino gli occhi.
      I giovani oggi hanno molto a livello materialistico ma poco per quanto riguarda gli affetti, le prospettive, la sicurezza di un futuro decente.
      Un abbraccione.

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  4. La felicità la puoi trovare sempre, anche quando ci sono periodi non tanto belli.

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    1. Non è un brutto periodo, mi dispiace che traspaia questo.
      Ci sono delle preoccupazioni, ok, ma chi non ne ha?

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  5. Anche nei momenti di fatica la bellezza del presente riesce a farsi spazio. Un abbraccio!

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    1. La bellezza, di qualunque genere, dovrebbe sempre farsi spazio. Un saluto a te.

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  6. E durano così poco questi giorni in cui ci riconciliamo con noi stessi... ps: mi sono ricordata di quando non bevevi caffè e ho sorriso😘

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    1. Eh, ma ti rendi conto?
      E adesso lo amo alla follia :D
      Un abbraccione.

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    2. Cerco da molto tempo di essere felice anche se...bilico. non ho più la forza ne mentale ne fisica sono sempre più stanca, indebolita ma vivo rialzandomi ogni mattina. Forse qualcuno prima o poi si accorgerà che c'è lo messa tt fino a quando il destino non deciderà che non mi sveglierò più in questo mondo. Un bacio 😘 che tu possa essere sempre felice..di te stessa

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    3. Ciao Valeria, che bello rileggerti.
      Ti sento un po' sottotono e mi dispiace. Ma tu sei una combattente, una vera guerriera. Ci sono momenti di maggiore stanchezza, è comprensibile.
      Un abbraccio forte.

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  7. Conservare la meraviglia e il senso del nuovo in tutto ciò che ti circonda è “una marcia in più”, che non tutti hanno, perché permette di trovare la felicità in tutto, anche nei momenti “no” , nei quali si è in “bilico”. E’ importante , come fai tu , non imporlo agli altri per non pregiudicare l’altrui modo di essere e il proprio .
    Baci
    eos

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    1. Non va imposto, no.
      Alcune cose si hanno o non ci sono, semplicemente.
      Chi non ha questo avrà altro su cui contare. Cose che io non conosco neppure.

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