Una brezza leggera dopo giorni di calura.
L'abitino rosso che mi svolazzava addosso.
I capelli ricci sciolti lungo la schiena.
Un paio di occhiali da sole neri calati sugli occhi.
La solita musica che usciva dentro le cuffiette.
Un mare mosso ma non agitato, increspato appena da quel vento tiepido.
Stamattina ero serena.
E così quando sono piombata nello stabilimento di Simone ero il solito raggio di sole cui è abituato.
Cercavo suo padre ma non c'era. Quest'anno non lo incontro mai. Mi manca.
Ho acquistato una bottiglietta d'acqua. L'ho bevuta in piedi mentre lui sistemava gli ombrelloni.
Abbiamo riso e scherzato un po' insieme ad un signore che pazientemente spazzava via la sabbia dalle passerelle colorate.
Bianco. Azzurro. Azzurro. Bianco.
Tutto così bello, pulito e armonioso da lasciarmi stampato addosso un sorriso di pace.
Appena dieci giorni fa fu lo stesso Simone a soccorrermi quando mi sono sentita male.
Stavo per svenire per la calura, l'abbassarsi della pressione, i chilometri percorsi, anche una leggera disidratazione.
Se ne è accorto, si è preso cura di me.
Non lo dissi al mio compagno. Neanche a mia madre o a chiunque altro.
Non volevo preoccuparli. Non volevo che su quel tempo libero del mattino che amo visceralmente calasse il peso di un'ansia indigesta.
Era accaduto ma era anche passato.
I giorni successivi sono stata meno avventata e tutto si era risolto.
Quel caldo accecante aveva reso difficile ogni cosa e questi tre giorni di tregua hanno immesso nuova linfa lì dove s'era persa.
Però è nelle difficoltà che si vedono gli amici, le persone di cui ti puoi fidare, quelle a cui puoi volere davvero bene. Simone e suo padre li ho conosciuti l'anno scorso ma ho come la sensazione di conoscerli da sempre, di esser sempre stata nelle loro vite, e loro nella mia.
Non si può non volergli bene, semplicemente non si può.
Sarebbe bello potersi fidarsi sempre delle persone a pelle, a sensazione, a bellezza che ti solletica dentro. Purtroppo non sempre avviene ma chi conosce queste sensazioni, anche se scottato, continua a coltivare quel bene, quel tenerci, quel prendersi cura. perché la bellezza è dna, e non si può remarle contro.
RispondiEliminaDi loro mi fido.
EliminaMagari mi sbaglio, chi può dirlo.
Il tempo mi saprà dire se faccio bene.
Un abbraccio.
Però è nelle difficoltà che si vedono gli amici, le persone di cui ti puoi fidare, quelle a cui puoi volere davvero bene.
RispondiEliminaQuanto è vero... e le persone che descrivi sembrano davvero ottime persone, discrete, e pronte ad aiutarti generosamente, senza volere nulla in cambio ("no strings attached" mi veniva da scrivere). Due persone preziose...
Comunque aggiungo che anche io avrei fatto lo stesso, ovvero, non avrei detto nulla a casa, se non mi fossi sentita bene.
Un abbraccio e riguardati, ma, anche, sfrutta in pieno questa tregua dal caldo estremo :)
N.
La sto sfruttando anche troppo, ho aggiunto un paio di km ai soliti che percorro.
EliminaChe sommati alle mie interminabili giornate sempre in attività non sono pochi. Però è inevitabile, per me, non posso farne a meno.
Un abbraccio.
Bel post,buona serata.
RispondiEliminaGrazie, ricambio.
EliminaGrande valore l'amicizia!
RispondiEliminaBuon pomeriggio.
Io di amici ne ho pochissimi ma a quei pochi voglio un bene dell'anima.
EliminaBuona serata.
RispondiEliminaSto rispondendo con i riflessi della luna piena, quella luce morbida che accarezza senza mai ferire. È vero, nelle difficoltà si svelano i cuori più veri, come quando il vento solleva l’orlo di un vestito e rivela la bellezza senza ostentarla. Le tue parole oggi sono state quella brezza che sfiora l’anima e lascia addosso la voglia di sentirla ancora, come un tocco leggero che non si dimentica. Ti bacio, per non correre il rischio di perderti con un abbraccio. 😘
Stasera c'è una luna incantevole.
EliminaPiena, ammaliante.
Ma sono così stanca che l'ho guardata appena.
Un peccato mortale, lo so.
Devo capire cos'è successo a Franco, sembra averti turbato un po' 😏😏😸.
Andrea tu hai un blog?